The Wolf of Wall Street (2013)

The Wolf of Wall Street (2013) featured

Storia un po’ romanzata e un po’ manco per la cippa di Jordan Belfort che era un gran figlio di puttana senza scrupoli e che alla fine dei giochi, mentre centinaia di migliaia di persone venivano fregate dei loro risparmi attraverso i suoi amorali investimenti in aziende civetta, è cascato in piedi facendosi solo un paio d’anni di galera e reinventandosi come motivational speaker.

W la giustizia.

The Wolf of Wall Street (2013)

Lunghissimo ed estenuante susseguirsi di scenette comiche che definire sopra le righe sarebbe riduttivo senza un reale spiegamento narrativo che porti il protagonista dal punto A al punto B.

Ammesso e non concesso che si possa scherzare e rendere “simpatici” un gruppo di psicopatici della finanza creativa che se fosse per me andrebbero bruciati in piazza dentro larghi pentoloni, la cosa che più stupisce è la forte noia che attanaglia i coglioni dello spettatore dopo l’ennesima vagina in primo piano e l’ennesima tirata di cocaina col culo che quindi porta alla ragionevole domanda sul senso ultimo di questo progetto.

L’unica cosa che mi viene in mente è che Martin Scorsese abbia fatto una scommessa tra amici e parenti su chi la faceva più grossa.
Perdendo.

VOTO:
2 cose grosse e mezza

The Wolf of Wall Street (2013) voto

Titolo cileno: El lobo de Wall Street
Regia: Martin Scorsese
Anno: 2013
Durata: 180 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: un Film una Recensione

I was Born, I Live, I will Die

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