Nel retro-futuro post-apocalittico del 1997 (anno dell’attivazione di Skynet) vive un orfano adolescente appassionato di fumetti e cianfrusaglia anni ’80.
Presto gli si affibbia un’eccentrica ragazza dagli occhi da bambola la quale sembra intenzionata a non lasciarlo più, costi quel che costi; assieme affronteranno i regolari pericoli di un futuro post-atomico tipo i punkabbestia alla Mad Max (però in bicicletta) e si troveranno a fronteggiare Zeus, il solito pazzo truculento signorotto dell’acqua con la passione per l’ultraviolenza.
Bellissimo omaggio agli anni ’80, nel bene e nel male, Turbo Kid è un piccolo progetto indipendente canado-neo zelandese assolutamente da non perdere.
Pieno zeppo di citazioni e rimandi ai film e alla cultura del decennio più capitalista che ci sia, il film non cade nella facile trappola della carrellata nostalgia, ma anzi prende il materiale originario (robaccia, a dir la verità) e ne tira fuori un pastiche sarcastico e a tratti perfino critico di un decennio storico ricco di assurdità.
VOTO:
4 uan e mezzo
Titolo originale: Turbo Kid
Regia: François Simard, Anouk Whissell e Yoann-Karl Whissell
Anno: 2015
Durata: 93 minuti
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