Un attore inglese che più cane non si può interpreta un entomologo pazzo che scende nei crateri delle terre amazzoniche per poi rilasciare gas velenosi così da uccidere migliaia di insetti da aggiungere alla sua collezione di roba morta da studiare.
E però stavolta becca una nuova specie di ragno altamente velenosa e con un’insana voglia di viaggiare clandestinamente nelle bare di fotografi americani un po’ sfigati che non rivedranno più la cittadina del cazzo nella quale sono stati sparati fuori dalla fregna di mamma.
Panico a seguire.
Filmetto comico e di spaventi senza troppe pretese e con qualche buon effetto speciale, Aracnofobia mi è rimasto impresso da piccolo per le numerose scene di gente più o meno essiccata.
Pieno di stereotipi del genere (indios che a un certo punto del cammino si fermano perché hanno paura degli spiriti maligni, un dottore che dalla grande città si trasferisce nell’ignorante e sospettosa provincia, cani e gatti che vivono insieme), il film procede a passi forzati verso una battaglia finale un po’ ridicola e un lieto fine da sitcom.
Meglio di una tenaglia sui coglioni, peggio di un bacio sugli stessi.
VOTO:
3 indios
Titolo originale: Arachnophobia
Regia: Frank Marshall
Anno: 1990
Durata: 103 minuti
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