Nel 1996 Calvin Joyner era lo studente più famoso ed amato del liceo Central High mentre il cicciuto e vessato Robbie Wheirdicht passava gli anni più infami della sua vita.
Dopo 20 anni le sorti si sono invertite e, mentre Calvin si è adagiato controvoglia su una vita da contabile, Robbie ha cambiato nome ed è entrato nella CIA diventando una letale super spia alta 2 metri e larga 1.
Le loro vite si rincrociano quando Robbie, ora chiamato Bob Stone, si rimette in contatto con Calvin con la scusa di una birra; poco lui sa invece come questa sia solo una scusa per usare le sue doti da contabile entro un piano elaborato volto a smascherare un assassino doppiogiochista.
E non c’è un cazzo da fare: i titoli italiani ti fottono (per non parlare dei doppiaggi che io evito sempre accuratamente).
Se uno legge Una spia e mezzo, ecco che vengono subito alla mente scenette strambe con lui bassetto e l’altro alto e muscoloso, siparietti penosi a metà strada fra Le Comiche con Pozzetto e Villaggio e I gemelli con Schwarzenegger e De Vito.
E invece Central Intelligence è una solida commedia girata come fosse un buon film d’azione e degnamente sostenuta dalle simpaticissime recitazioni dei due protagonisti con un evidente sbilanciamento in favore di Dwayne Johnson, vero e proprio genio comico dalla fisicità imponente che fino ad ora m’era completamente sfuggito dal radar.
VOTO:
4 radar
Titolo orginale: Central Intelligence
Regia: Rawson Marshall Thurber
Anno: 2016
Durata: 107 minuti
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