E’ venerdì 13 del Luglio 1979 e un gruppo di giovini baldanzosi e ampiamente ineducati si prepara per l’apertura del campo estivo a Crystal Lake.
Tra una spazzata alle capanne di legno e merda, una nuotata nel lago e una partita a Monopoli piena di ammiccamenti sessuali, questi 6 scemuniti troveranno la giusta conclusione alle loro misere vite vuote d’ogni senso per mano di un killer psicopatico che li farà fuori uno ad uno in una metodica molteplicità di situazioni volta ad intrattenere il pubblico di riferimento, ovvero adolescenti dalla bocca facile vanamente speranzosi di una palpatina fugace alla compagna di scuola con la quale sono andati a vedere questo film dell’orrore con l’unico scopo di metterla emotivamente a disagio ed approfittare quindi dei conseguenti momenti di confusione.

Celebre film splatter dalle bassissime valenze artistiche e che però è diventato uno dei punti di riferimento del genere tanto da spurgare svariati sequels quasi completamente intercambiabili l’un con l’altro per la pochezza di inventiva dimostrata.
Per farla breve: la storia è assente, le recitazioni ridicole (con un giovanissimo e inutile Kevin Bacon), gli effetti speciali buoni ma persi in un mare di noia e l’unico motivo d’interesse risulta quindi essere la curiosità nel vedere come verrà uccisa la prossima vittima.
Siamo quindi più dalle parti del torture porn che della storia dell’orrore.
VOTO:
2 torture porn e mezzo
Titolo originale: Friday the 13th
Regia: Sean S. Cunningham
Anno: 1980
Durata: 95 minuti
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