Marty è uno sceneggiatore hollywoodiano che sta cercando di scrivere un film su 7 assassini psicopatici (da cui il titolo); ad aiutarlo arriva il suo amico attore fallito Billy il quale vive rubando i cani ai parchi e incassando poi la ricompensa dai rispettivi padroni una volta averli riportati da loro.
A complicare le cose però arriva l’incazzato Charlie, un criminale mafioso affezionatissimo al suo cagnetto Bonny che è stato sequestrato da Billy e Hans, un ex religioso dal violento passato che ora collabora con Billy nella truffa dei cani rubati.
Insomma, sembra proprio ce ne sia abbastanza per confezionare un film strambo e divertente.
Il regista Martin McDonagh, già apprezzato per In Bruges e il suo corto d’esordio Six Shooter, è uno che viene dal teatro, e si vede: il parallelismo tra la sceneggiatura di Marty e il film stesso è piacevolissima e complicata al punto giusto, fa venire in mente Adaptation (il che è solo che un bene), e i continui rovesciamenti di genere e ritmo non fanno altro che confermare la perfetta padronanza del mezzo da parte del regista.
Le interpretazioni poi sono euforiche e volutamente sopra le righe: Woody Harrelson fa il suo personaggio preferito, cioè il criminale matto con un lato femmineo; Sam Rockwell si è sbiancato i denti e ha dato libero sfogo alla sua più profonda vena istrionica confezionando un’interpretazione memorabile, leggermente reminiscente di Wild Bill ne Il Miglio Verde; e il sempre grandissimo Christopher Walken…
beh, è Christopher Walken, c’è veramente bisogno di spiegare?
VOTO
4 cagnetti di merda
Titolo originale: Seven Psychopaths
Regia: Martin McDonagh
Anno: 2012
Durata: 110 minuti
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