Un film demmerda
E non me ne frega un cazzo che la critica lo applaude e Rotten Tomatoes je mette 90%
Coddio 90%.
No, tanto per paragone: Tremors c’ha 84%.
Tralasciando il solito siparietto idiota dei distributori italiani che hanno dovuto tradurre Dawn of the Planet of the Apes con Apes Revolution perché avevano già usato L’alba del pianeta delle scimmie (la corretta traduzione) per il primo capitolo della nuova serie dedicata a ‘ste scimmie demmerda…dicevo: chiuso il capitolo “italiani gente disperata”, passiamo al resto degli insulti.
Io proprio non mi capacito della truffa in pieno giorno che è questa pellicola, una mitragliata in pieno petto alla tradizione cinematografica mondiale, una cacata in testa al genere fantascienza; io comprendo che il pubblico non ci capisce una mazza e non mi incazzo con i poveri deficienti che vanno a vedere un film del genere per farsi due risate (cosa peraltro totalmente impossibile visto che siamo di fronte ad un mediocre dramma della gelosia travestito da fantascienza sociologica ad altissimo costo), no…
…io mi incazzo con quei critici che si sono sognati di lodare tale ciofeca.
Qui non siamo né dalle parti caciarone blockbuster alla Transformers (esempio basso) o Guardians of the Galaxy (esempio alto) né tantomeno abbiamo a che fare con messaggi morali come in Soylent Green o District 9; no: Dawn of the Planets of the Apes non è né carne né pesce, ma merda.
Merda tiepida, tipo che sta lì da una mezz’ora, puzza ancora ma non ha quell’odore pungente della freschezza.
Troppo rafferma per essere odiata, troppo merda per essere accettata.
Oh, poi se siete Gianni Morandi (noto coprofago italiano), buon appetito.
VOTO:
1 orangutan
Titolo originale: Dawn of the Planet of the Apes
Regia: Matt Reeves
Anno: 2014
Durata: 130 minuti
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