Birdman (2014)

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Questo è uno di quei film che ti rimangono in testa per un po’ dopo essere usciti dal cinema: la storia di Riggan Thomson, un attore famoso in gioventù per aver interpretato Birdman (un trittico di film su un classico eroe mascherato all’americana) ora deciso a riscattarsi con una pièce teatrale a Broadway basata su un racconto breve di Raymond Carver, è decisamente inusuale di questi tempi; ricordiamoci infatti che questi sono anni di fascio-capitalismo ad Hollywood (e dintorni) e va da sé che arte e sperimentazione non sono ben viste quando vige la regola della moneta sonante e del manganello silente.

Ecco quindi che già solo per la coraggiosa scelta narrativa questo Birdman andrebbe premiato, se poi aggiungiamo uno stile visivo e strutturale molto particolare e difficile da realizzare (tutto il film è un piano sequenza realizzato con l’aiuto del computer e trucchi in camera alla Hitchcock di Rope) e coroniamo con delle interpretazioni molto sopra le righe ma comunque belle e passionali, allora il prodotto si eleva a vera e propria opera d’arte e si distacca completamente dal panorama mainstream contemporaneo, fatto di risate preregistrate ed inutili bombardamenti su civili inermi.

Iñárritu qui firma uno dei suoi film più belli, certamente il più maturo e allo stesso tempo più positivo: non siamo dalle parti di 21 grams, coi suoi dolori inghiottiti e finto-risolutivi, ma più nei pressi di Carpenter, regista americano sottovalutato che ama l’umanità e per questo ne parla sempre male.

Il finale, che lascia lo spettatore col dubbio atroce, si riallaccia al titolo del racconto di Carver What we talk about when we talk about love (Di cosa parliamo quando parliamo d’amore) che Riggan cerca di mettere in scena; una storia di persone che confondono violenza e amore, perché si amano troppo e per questo troppo poco.

VOTO:
5 struzzi curiosi

Birdman (2014) voto

Titolo originale: Birdman
Regia: Alejandro González Iñárritu
Anno: 2014
Durata: 119 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: Federico Del Monte

I was Born, I Live, I will Die

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