Nel 2026 il mondo è oramai invaso dai cyborg e Motoko Kusanagi, una di loro al servizio della Sezione 9 della polizia giapponese, deve tirare il ragno dal buco del mistero attorno al fantomatico Burattinaio, un’entità senza volto né sesso che sta seminando un po’ di panico tra i pezzi grossi governativi infiltrando sistemi informatici e cervelli cibernetici.
Chi è e cosa vuole questo Burattinaio che sta muovendo le fila di un piano tanto oscuro quanto minaccioso?
Anime culto degli anni ’90 che ha influenzato non poco la fantascienza a seguire (vedi Matrix) e che rappresenta forse uno degli esempi migliori di connubio tra misticismo, scienza e filosofia in salsa nipponica.
Leggermente calante nella tensione narrativa, mantiene comunque dall’inizio alla fine una bellissima atmosfera quasi surreale, nonostante l’estrema fisicità e della tematica cibernetica e della carica di violenza.
Un’ottima animazione e delle musiche spesso suggestive accompagnano lo spettatore in un viaggio negli abissi d’acciaio di una Tokyo sommersa dall’acqua che rimane di difficile comprensione, sia per i personaggi che la popolano che per lo spettatore.
VOTO:
3 salse e mezzo
Titolo originale: 攻殻機動隊
Regia: Mamoru Oshii
Durata: 1 ora e 23 minuti
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