Dal dizionario Treccani:
cattivo agg. [lat. captīvus «prigioniero», der. di capĕre «prendere»; il sign. odierno ha avuto origine dalla locuz. del lat. crist. captivus diabŏli «prigioniero del diavolo»]. – È l’opposto di buono, in quasi tutti i suoi significati.
E che c’entra pensi tu?
C’entra bene, dico io; perché il vero protagonista di questo film, ovvero Krampus, ovvero un mostro caprino antropomorfo che dispensa terrore e mestizia ai bambini cattivi, ovvero il tuo prossimo compagno di Natale, se ne va in giro con delle tuonanti catene tempestate di campanellini, quindi un probabile attributo cristiano appioppato su una più antica figura mitologico pagana che oramai trotterella per l’Europa centrale da parecchi secoli.

Ottimo incrocio tra commedia, orrore e satira sociale, Krampus (nonostante il merdoso sottotitolo italiano) è la vera sorpresa del Natale 2015.
Dal simpaticissimo inizio che prende di mira il consumerismo americano, passando per la spudorata ironia del genere con i continui rimandi agli stilemi horror puntualmente capovolti (basti pensare alle risate che si fa il caprone alla richiesta di catarsi del bambino), fino al comparto tecnico davvero ben curato (effetti speciali della Weta), qui tutto sembra filare liscio come olio sul corpo di una svedese pubescente.
Se avete un po’ di gusto per la satira e avete nostalgia dei vecchi tempi quando Natale poteva anche significare orrore (Gremlins?), allora non perdetevi Krampus.
In alternativa, un’altra ottima commedia horror è La Natività.
VOTO:
4 natività
Titolo originale: Krampus
Regia: Michael Dougherty
Anno: 2015
Durata: 98 minuti
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