Quando la Metro Goldwyn Mayer presentò alla divina Garbo l’ennesima sceneggiatura misogina e velatamente omosessual-macista con il solito ruolo da vamp maniaca sessuale arraffasoldi che rovina una profonda amicizia tra due uomini tedeschi di fine diciannovesimo secolo, lei (che era una donna svedese indipendente e intelligente e in cerca di affermazione personale) si era ormai stufata dei modi assolutisti degli studios hollywoodiani e cercò in tutti i modi di rifiutare la parte, inutilmente.
Se a questo aggiungiamo che il boss Lazar Meir Mayer aveva recentemente negato all’attrice un lungo permesso per permetterle di andare a far visita alla sorella recentemente morta di cancro, si capisce bene con che spirito la Garbo si sia recata sul set del film Flesh and the Devil, opera muta che la lanciò definitivamente nel firmamento stellare hollywoodiano.
Fortuna volle che a farle da controparte maschile c’era John Gilbert, radioso divo sciupafemmine che con i suoi modi gentili e galanti non le fece rimpiangere un solo giorno di lavoro, e tanta fu la chimica che si instaurò tra i due durante le riprese che John e Greta si ritrovarono presto invischiati in una travolgente passione che li fece quasi convolare a nozze.
Dico quasi perché la Garbo non volle mai sposarsi per un’innata paura (come lei stessa scrisse) di ritrovarsi comandata dal marito, una paura giustificata dalla sua anima libera e dal suo carattere mascolino, una mascolinità che si espresse anche sessualmente avendo avuto anche alcune (presunte) relazioni saffiche durante la sua lunga vita da reclusa.
Con Flesh and the Devil, Greta Garbo cominciò la sua dirompente ascesa mentre Gilbert si incamminava verso la sua prematura fine lavorativa; una morte cinematografica che la Garbo cercò di frenare scegliendolo (quasi imponendolo) come compagno in alcune sue successive pellicole tipo Queen Christina, ma che non gli evitò un triste e solitario infarto nella sua casa di Bel Air a soli 40 anni.
VOTO:
4 alcolizzati
Titolo originale: Flesh and the Devil
Regia: Clarence Brown
Anno: 1926
Durata: 112 minuti
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