La vera storia di Jack lo squartatore (1988)

Oggi Whitechapel è un quartierino londinese di merda popolato da poveracci e immigrati con localetti dove un panino costa 15 sterline e un affitto ti leva un rene; 100 anni fa invece era sempre un quartierino londinese di merda popolato da poveracci e immigrati, ma un panino te lo facevi con due spicci e l’affitto di una stanza ci scappava con le poche monete raggranellate col lavoro da prostituta.

E in questa melma sociale, frutto pieno del capitalismo senza i freni socialisti che oggi diamo per scontati e che puntualmente le fottute teste di cazzo liberali si dimenticano di mettere in conto quando elogiano il progresso dato, secondo loro, dalle dottrine dell’uomo mangia uomo, girava un misterioso assassino che, tra i tanti criminali che veleggiavano nella Londra della seconda rivoluzione industriale, prese il podio a piene mani e ci cacò sopra negandone per sempre il normale ricambio generazionale.
Parliamo di Jack lo squartatore.

La vera storia di Jack lo squartatore (1988)

Mini serie anglosassone che ripercorre i famosi omicidi che terrorizzarono le povere persone e stuzzicarono la curiosità dei ricchi e che ci fa vedere il mondo attraverso l’occhio acuto e ubriacone di Frederick Abberline, investigatore di Scotland Yard assegnato al caso; un uomo dai modi burberi, ma furbi, con una passione vipera per la tanti dei capelli.

La serie cerca di essere il più possibile vicina alla realtà storica con degli evidenti e comprensibili libertà narrative, una su tutte l’inutile storia d’amore, e giunge ad una conclusione abbastanza famosa ai giorni nostri, ovvero che l’assassino è il maggiordomo, ma resta comunque un buon prodotto.

No scherzo, l’assassino è tua madre.

VOTO:
3 tinte per i capelli e mezza

La vera storia di Jack lo squartatore (1988) voto

Titolo originale: Jack the Ripper
Regia: David Wickes
Durata: 2 episodi da 1 ora e mezza
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I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: un Film una Recensione

I was Born, I Live, I will Die

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