James Bond vive in Jamaica la sua tranquilla di vita da pensionato sulle spalle dei contribuenti britannici facendosi fare numerosi limoncelli dalle senorite locali in cambio di due spicci lanciati con forza sui loro denti cariati, lo stronzo.
Ma siccome c’è uno che intende uccidere mezzo mondo perché ha subito un trauma da bambino, James torna in servizio giusto il tempo di slacciarsi i pantaloni e srotolare la sua biscia d’acqua sulla gonna della regina fermando così il piano diabolico del demente di cui sopra e allo stesso tempo vincere le elezioni di Cinisello Balsamo.
Daniel Craig esce dal pensionamento perché l’ultimo capitolo della spia inglese è stato un po’ blastato dalla critica (non so perché) e quindi si è pensato bene di rimacinare la carne vecchia mischiandola a spezie allucinogene sperando in un bel polpettone.
E purtroppo l’unico polpettone uscito fuori è il cazzo di Daniel che, nonostante alcune cicatrici e una piccola deviazione a destra, rimane il polpettone più appetibile tra i vari Bond, sicuramente più grande di quello di Roger Moore, ma non grande abbastanza da oscurare il Sole e la Luna e le stelle tutte.
VOTO:
2 lune e mezza
Titolo di lavorazione: Bond 25
Regia: Cary Joji Fukunaga
Durata: 2 ore e 43 minuti
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