Nostalgia de la luz (2010)

Nostalgia de la luz (2010) featured

La ricerca dell’infinito cosmico come soluzione all’enigma ontologico umano si fonde qui con la ricerca dell’infinita tragedia dei desaparesidos cileni fatti scomparire nell’immenso deserto di Atacama, lo stesso deserto dove oggi sorge il più grande telescopio del mondo.

Portato avanti in punta di piedi e sorretto da un minimalismo efficace, questo film cerca di tessera le fila di un passato storico così vicino eppure così dimenticato, ovvero i 17 anni di dittatura militare di Augusto Pinochet: dal colpo di stato supportato dalla CIA dell’11 settembre 1973, fino alla deposizione naturale in seguito ad un plebiscito… e tutto quello che c’è stato in mezzo, e cioè gli arresti le torture i campi di concentramento le condanne a morte i corpi fatti sparire nel deserto o in mare.

Nostalgia de la luz (2010)
il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me

E io aggiungerei: le liberalizzazioni economiche, le privatizzazioni delle aziende statali, l’abolizione dei sindacati e dei partiti… tutte cose molto gradite all’establishment occidentale che infatti non ha mai veramente condannato il colpo di stato verso un governo socialista (quello di Salvador Allende) eletto democraticamente ma inviso agli USA e ai suoi interessi in America Latina.

La stessa America Latina che fu teatro e artefice di una delle più grandi operazioni segrete anti-comuniste mai messe in piedi, la famosa Operazione Condor: un’alleanza tra i governi repressivi di Chile, Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay ed Uruguay con il fondamentale supporto della CIA.
Si calcola che circa 60mila persone siano state fatte fuori durante i suoi 21 anni di operato, in sud America come anche nel resto del mondo.

La cosa più divertente però dell’Operazione Condor è stato il coinvolgimento come sicario di Stefano Delle Chiaie, neofascista italiano alto 1 metro e 50, soprannominato “il Caccola”.

VOTO:
4 caccole e mezza

Nostalgia de la luz (2010) voto

Titolo inglese: Nostalgia for the Light
Regia: Patricio Guzmán
Anno: 2010
Durata: 90 minuti

I film sono visti rigorosamente in lingua originale.
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Autore: Federico Del Monte

I was Born, I Live, I will Die

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