Non c’è 2 senza 3 ed ecco quindi l’indesiderato terzo capitolo di una trilogia senza molto senso.
Qui i componenti del giglio magico del crimine devono rovinare finanziariamente Willy bank, un loschissimo affarista che ha fottuto uno dei componenti del giglio magico di cui sopra togliendogli tutto e lasciandolo con un sonoro infarto.
I nostri ladri dall’etica a corrente alternata vendicheranno il loro vecchio compare con un elaborato piano i cui elementi principali saranno delle slot machine truccate, un terremoto e dei baffi finti.
Che dire, signori miei.
Di questo film, non se ne sentiva la mancanza.
Molto simpatica la parentesi sulle rivendicazioni salariali dei lavoratori messicani, buone alcune sperimentazioni visive con multi-split-screens e dissolvenze incrociate peggio degli occhi di Venere, sornioni le interpretazioni di veterani del grande schermo che qui appaiono rilassati come durante una recita nel loro chalet di montagna (quindi troppo) e un generale senso di fluidità tecnica che evidenzia la professionalità dei soggetti coinvolti nel progetto…
ma ‘sti gran cazzi non ce li metti?
Non lo consiglio; a meno che non siate fans sfegatati del gioco d’azzardo, dei cellulari gsm dorati inizio anni 2000 e dei nasi finti.
VOTO:
2 cellulari dorati inizio anni 2000
Titolo messicano: Ahora son 13
Regia: Steven Soderbergh
Anno: 2007
Durata: 122 minuti
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