Piccolo ma piacevolissimo documentario indipendente che ci svela un bel dietro le quinte dell’arte cinematografica, ovvero chi diamine siano Paola Quaglierlo, Liliana Avincola, Anna Maria Scatasci, Fiammetta Profili, Cesarina Marchetti e Resi Bruletti.
5 donne che hanno lavorato come segretarie per potentissimi uomini come Fellini, Cristaldi, Lombardo, Dino e Luigi De Laurentiis.
5 donne che hanno sacrificato molto sudando sette camicie accanto a figure molto ingombranti; chi ritagliandosi la propria autosufficienza e affermando quella fondamentale autonomia tanto sognata dal genere femminile e chi invece rifugiandosi infantilmente sotto l’ala paterna, se non paternalistica, di uomini possessivi ed egocentrici che hanno perpetrato l’atavica schiavitù del 50% della razza umana a loro uso e consumo gettando soldi e mancette dove invece sarebbe stato opportuno regalare spazio, tempo e autonomia.
D’altra parte non si può chiedere ad un asino di volare e possiamo accontentarci che tutti i maschi capitalisti per cui queste donne hanno lavorato sono ora cibo per i vermi.
In sintesi: un buon documentario su un qualcosa di poco conosciuto; non per tutti, ma sicuramente interessante.
PS: John Holmes, una vita per il cinema. John Holmes, una vita per la moto.
VOTO:
3 vermi e mezzo
Titolo originale: Segretarie, una vita per il Cinema
Regia: Raffaele Rago, Daniela Masciale
Anno: 2019
Durata: 64 minuti
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