La famiglia Flax (madre un po’ zoccolona, figlia adolescente con crisi mistiche e bambina campionessa di nuoto) si trasferisce ogni 6 mesi perché la suddetta madre non riesce a tenere a bada i suoi sentimenti post-traumatici scaturiti da una vita di repressioni e perbenismi anni ’40 dai quali è fuggita appena compiuta la maggiore età.
Da allora non s’è più fermata, fisicamente e mentalmente, e conseguentemente questa famiglia disfunzionale tutta volta al femminile è venuta su senza mettere radici, un po’ come nessun uomo ha mai messo radici nel cuore della suddetta zoccolona.
Ma tutto sembra cambiare quando Lou, bonario tarchiatello proprietario di un negozio di scarpe, sembra poter rendere pan per focaccia agli ammalianti modi un po’ bruschi dell’indomabile signora.

Simpaticissima pellicola piena di donne stracolme di carattere e maschi ridotti a far da spalla, Mermaids m’è arrivato tra capo e collo un po’ per caso, e non me ne posso lamentare.
Con una straordinaria Winona Ryder che avrebbe meritato un’oscar per la poliedrica bravura comico-drammatica, una piccolissima Christina Ricci nel suo primo ruolo sul grande schermo, il grandissimo e compianto Bob Hoskins e la brava ma stucchevole Cher, questo Sirene è uno di quei film in cui il cast fa veramente la differenza.
La storia non è male, anzi ha alcune perle di grande comicità (soprattuto nei voice over di Winona), e però vien da pensare che se per fare un albero ci vuole il seme, allora per fare un film ci vogliono gli attori.
VOTO:
4 semi
Titolo originale: Mermaids
Regia: Richard Benjamin
Anno: 1990
Durata: 110 minuti