Chiusi i conti con Paul CHiPs, i corrotti all’interno del sistema cercano di far fuori gli altri due rompiscatole rimasti, ma Donnuomo Ami e Detective Colin sono decisi a non farsi prendere e svelare invece tutto il piano di macchinazioni mafiose del sistema alla stampa, così che i cattivi vengano messi in prigione e loro possano tornare a camminare a testa alta tra la gente.
Il povero Gangster Frank invece pensa solo a salvare il suo culo e quello di sua moglie-labbrone-rifatte-male tentando una fuga fortunosa in Venezuela dal caro amico Chavez, ma prima deve regolare un problemino da nulla: spaccare il culo all’oligarca capitalista russo Osip con una bella pistolettata in faccia e rubargli poi i milioni di dollari della sporca transazione tra i mafiosi e i politici corrotti.Sorpresone finale.
E finalmente ci siamo, cazzo!
All’ultima puntata si gioca il tutto per tutto e finalmente i conti tornano… ovviamente oltre tempo limite, ma meglio di niente.
Girato particolarmente bene e con un paio di scene veramente eccezionali (il qui sopra Frank nel deserto e l’inizio a salti temporali con Ami e Colin nel confessionale post coito), quest’ultimo episodio della seconda stagione di True Detective fa la sua bella figura e ripara molto ai danni creati in prima istanza da una sceneggiatura molto audace e poco furba.
E anche se uno potrebbe obiettare che fare delle donne le forti eroine portatrici di vita alla ricerca di una vendetta per i loro valorosi uomini morti in azione puzza un po’ di retorica da secolo scorso, si può anche chiudere un occhio e gioire dell’indubbia bravura tecnica di tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di questi 86 minuti di finale di stagione: dagli strapagati protagonisti fino al povero stagista che porta i panini alle comparse.
VOTO:
4 poveri stagisti
Titolo originale: True Detective – Omega Station
Stagione: 2
Episodio: 8
Regia: John Crowley
Anno: 2015
Durata: 86 minuti
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