Sono passate 3 settimane dalla notte durante la quale i morti hanno cominciato a risorgere e gli Stati Uniti d’America hanno mobilitato esercito e guardia nazionale per arginare l’epidemia che sta rapidamente spazzando la società civile.
Due poliziotti d’assalto, un pilota d’elicotteri ed una produttrice televisiva capiscono che la guerra sta per essere persa e decidono di rubare l’elicottero della stazione TV per tentare una fuga verso zone incontaminate.
A corto di carburante e viveri, si fermano ad un centro commerciale, un luogo ideale per la concentrazione di cibo ed oggetti al suo interno; ben presto però questa sosta si rivela essere un eccellente piano di difesa all’invasione zombie e i quattro ci restano per settimane.
Sembra che tutto vada per il meglio, ma i fragili equilibri stanno per rompersi.

Questa volta Romero calca più la mano col sottotesto politico, tanto che la satira della società razzista e capitalista americana è più volte esplicitamente rivelata dai personaggi: all’inizio le squadre d’assalto fanno fuori decine di portoricani che vivono in condomini popolari, e successivamente uno dei protagonisti spiega che i morti tornano al centro commerciale perché è tutto quello che facevano da vivi.
Insomma, non bisogna avere una laurea in semantica dei testi per capire il nesso tra società consumista e morte cerebrale.
L’alba dei morti viventi (come dovrebbe chiamarsi vista la progressione dell’invasione, dopo La Notte e prima de Il Giorno) è un bellissimo classico del cinema americano semi-indipendente. La critica politica è ben chiara e se sembra a volte ficcata a calci in bocca è anche per lo stile volutamente ironico e buffonesco dell’opera: non si può certo passar sopra gli evidenti momenti comico-satirici con gli zombie che camminano per i negozi del centro commerciale mentre una soave musichetta li invita a far compere.
Dulcis in fundo: non tutti sanno che questo film non esisterebbe se non fosse per Dario Argento il quale non solo ha assicurato i fondi necessari alla realizzazione, ma ha anche suggerito i Goblin per la colonna sonora e ha ospitato Romero a Roma durante la fase di scrittura.
Per la serie: tutti hanno fatto qualcosa di buono nella vita.
VOTO:
4 Dario (con raccomandata) e mezzo
Titolo originale: Dawn of the Dead
Regia: George A. Romero
Anno: 1978
Durata: 128 minuti – 119 minuti quella di Argento
Compralo: https://amzn.to/2Cy6cg8
Se ti senti offeso, clicca qui