Un cinese esperto di karate decide d’insegnare l’inglese al suo cane e miracolosamente ci riesce.
Questo perché tutti i cani fanno solo finta d’essere unicamente interessati a leccarsi i coglioni; in realtà possono parlare e guidar le macchine, ma solo se lo vogliono, come il Puma, mossa se vogliono porco dio.
Siccome però una banda di ninja mette fuori uso il cinese di cui sopra, questo cane karateka unisce le forze con il detective Peter Fowler così da far luce sui misteriosi assassini del suo padrone e riportare la pace ad Eternia.
Dal regista di A Christmas story e Porky’s, ecco un’altra perla di pura merda da suggiare piano piano mentre aspettate di salire al patibolo.
Non solo perché è un prodotto chiaramente destinato al mercato homevideo e quindi povero di tecnica e originalità, non solo perché le battute fanno ridere al cazzo, ma anche perché è noioso e non ha alcun senso logico.
Si salva solamente per un folle Jon Voight che, piroettando come un matto munito di due sopracciglioni incredibili, si conferma essere l’attore hollywoodiano col miglior rapporto impegno-prezzo: tu lo paghi e lui fa letteralmente qualsiasi cosa gli dici di fare.
VOTO:
2 sopracciglioni
Titolo di lavorazione: Cho Cho
Regia: Bob Clark
Durata: 1 ora e 24 minuti
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